giovedì 13 ottobre 2011

Un dialetto tedesco in Italia

Ogni Cimbro conta -  Jeder Zimber zählt
  
Luserna - Lusern
Luserna si trova in Italia, conta 300 abitanti ed ha una eredità un po' strana: ancor oggi qui si parla un antico dialetto bavarese, chiamato cimbro. Un tempo era considerato una lingua da barbari ed era severamente vietato parlarlo, oggi invece è l'italiano che non è più gradito.

Luserna l'ultimo rifugio dei Cimbri giace su un ridente pendio in mezzo ai monti a 1333 metri sul livello del mare. Qua la moglie si chiama "S baibe" (dal tedesco "das Weib") e la ragazza "Di diarn" (dal bavarese "die Dian"), parlano un antico dialetto tedesco.
Il Cimbro è un dialetto bavarese (Bayrisch Dialekt) trasfromatosi con il passare dei secoli, che se per i tedeschi è difficile da capire, per il resto degli italiani è davvero incomprensibile. Circa 1000 anni fa per sfuggire alla carestia e alla siccità alcuni contadini della Baviera si spinsero verso il sud, insediandosi nelle profonde valli delle Prealpi. Riparati da queste montagne la loro lingua è rimasta protetta fino ad oggi.

Luigi Nicolussi ha 61 anni, è stato per 25 anni il sindaco di Luserna, è un uomo cordiale con una grande missione: proteggere il cimbro come lingua viva. Un compito arduo per Luserna che conta appena 300 abitanti. Non usa la parola nascita, ma parla di regalo, quando si riferisce agli ultimi tre bambini nati quest'anno a Luserna. Un dono per il paese che così cresce dell'1 percento.

Valle dei Mocheni - Fersental
Lingua dei barbari
Il mondo, in cui i piccoli cimbri moderni sono nati, è ben lontano dalla civiltà. Tortuose stradine di montagna provenienti da Vicenza e da Trento, attraversano i boschi fitti dell'Altopiano. Dopo la Grande Guerra,  Luserna e i limitrofi Comuni dell'Altopiano, come Asiago o la Valle dei Mocheni, sono diventate italiani. Il vecchio dialetto che veniva parlato in quelle valli, fu considerato la lingua dei barbari, e chi lo parlava rischiava multe salate. Il cimbro così sparì dalla vita quotidiana, solo a Luserna riuscì a sopravvivere.
Un paesino di di montagna costellato di case fatte in pietra, adorne di balconi fioriti. C'è un campetto da calcio, quasi mai utilizzato e un cimitero che si affaccia su un dirupo. Sulle lapidi si leggono spesso nomi di battesimo tipo "Giovanni- Hänsle". Quasi quattro quinti degli abitanti si chiamano Nicolussi di cognome. Il parroco arriva in paese due volte alla settimana e c'è il medico viene solo tre volte.
Negli anni passati è stato fatto qualcosa per ingrandirla, una piccola pinacoteca, che espone opere di artisti della regione, due alberghi e un Centro Documentale di storia e cultura Cimbra. Una vecchia casa del paese è stata adibita a museo, dove vengono conservati vecchi arredi e costumi tradizionali, che illustrano il modo di vivere di una volta.
Centro Documentale Cimbro
Minoranza linguistica a tutti gli effetti
E' stato Luigi Nicolussi che ha promosso questi cambiamenti, chi ama la sua cultura, non può prenderla alla leggera. I turisti che vengono dal Lago di Garda possono arrivare qui in un paio di ore, ed oltre a Luserna possono visitare i limitrofi Sette Comuni della Comunità dell'Altopiano di Asiago, dove però il cimbro è parlato molto meno frequentemente, anche se l'antica cultura è ampiamente preservata.
Dal 2001 i Cimbri sono riconosciuti legalmente come minoranza linguistica germanica. I bambini di Luserna imparano il cimbro all'asilo e nella scuola elementare, e settimanalmente viene trasmesso alla televisione un notiziario in lingua cimbra.
I nomi delle strade a Luserna sono ben visibilmente scritti in cimbro, si chiamano "Prünnle" (dal tedesco "Brünnlein") o "Eck", anche se sotto viene riportata la dicitura in lingua italiana. Ma per Luigi Nicolussi non basta: "Troveremo pace solo quando spariranno tutti i nomi in italiano".
Resti del Forte Campo Luserna
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martedì 4 ottobre 2011

Pasta e risotto come contorno

PASTA UND RISOTTO ALS BEILAGE:
Das Schönste und Beste am italienischen Essen ist seine Einfachkeit und Reduziertheit. In Italien gibt es zwar mehr Gänge, als in den meisten europäischen Ländern, der Inhalt des Essens ist ähnlich, er wird aber getrennt serviert. Die Pasta oder das Risotto sind typische «Primi», danach gibt es Fleisch oder Fisch zu dem höchstens noch Gemüse mitserviert wird.  Bei uns kommt Fleisch mit Gemüse, Kartoffeln, Reis oder Teigwaren auf den gleichen Teller.  Ein grosser Unterschied im Umgang mit Pasta ist auch die Menge. Die internationale Vorstellung von Pasta ist viel üppiger als ihre ursprüngliche Version  in Italien!  Im Mutterland der Pasta ist die Teigwarenmenge pro Portion meist viel kleiner. Sie wird mit Gemüse, Sauce, Fisch oder Fleisch zubereitet und das Verhältnis von «Sauce» und Pasta ist oft gleich.
Vari formati di pasta
La cosa più bella della cucina italiana è la sua semplicità e la sua velocità nella preparazione delle ricette.
In Italia ci sono più portate che nella maggior parte dei paesi in Europa, gli ingredienti dei piatti sono simili, ma vengono serviti separatamente. La pasta o il risotto sono dei tipici “Primi”, poi seguono carne o pesce accompagnati semmai da verdure.
In Germania si servono carne, verdure, patate, riso o pasta tutti assieme sullo stesso piatto. Una grossa differenza nei piatti a base di pasta sta anche nella quantità. In giro nel mondo le quantità servite sono di gran lunga maggiori che in Italia! Nella patria della pasta la quantità pro capite a pasto è in genere molto minore. Viene preparata con verdura, sugo, pesce o carne e il rapporto “salsa” pasta è spesso alla pari.

Patate Kartoffel
In Deutschland werden Nudeln in der Regel aus Weizengrieß und Eiern hergestellt und sind getrocknet im Handel erhältlich. In jüngerer Zeit erfährt auch abgepackte und gekühlte Frischware größere Verbreitung. Daneben sind kochfertige Instantsuppen oder Risotti und Gerichte sowie tiefgekühlte Fertigkost erhältlich.
Nudeln werden in Deutschland vorzugsweise als mit einer Sauce - deutsche Soßen werden mit Soßenbinder gebunden - ergänztes Hauptgericht gereicht. Auch als Beilage finden sie Verwendung, erreichen aber - mit Ausnahme der südwestdeutsche Küche - nicht so große Verbreitung wie Kartoffeln und daraus zubereitete Beilagen. Klöße, in Bayern und Österreich  auch Knödel genannt, spielen eine wichtige Rolle als Beilage. Klöße sind aus Kartoffeln gemacht, und Knödel mit alten Brot.
In der Küche des Südwestens (Württemberg und Baden) nehmen Teigwaren eine herausgehobene Stellung ein. Besonders bekannt sind Spätzle bzw. Knöpfle und Maultauschen, die die Grundlage verschiedener Gerichte bilden.
Knöpfle
In Germania la pasta viene di norma prodotta con farina di semola di grano duro e uova e viene venduta già secca. Negli ultimi anni si trovano in vendita anche confezioni di pasta fresca così come preparati istantanei per minestre o risotti anche surgelati.
In Germania si mangia la pasta condita con vari sughi, generalmente addensati con amido di mais, o fecola di patate, ma anche e soprattutto come contorno. Ma il contorno preferito restano le patate, soprattuto accanto alla carne, mentre in Baviera e in Austria molto più diffusi sono i Klöße, grossi gnocchi di patate e i Knödel gnocchi di pane.
Nelle regioni del sudovest, Württemberg e Baden la pasta occupa un posto importante nella cucina, famosi sono infatti gli Spätzle e i Maultauschen, ingredienti principali di numerosi piatti della cucina tedesca.
Klöße
Klöße Rezepte (für 4 Portionen)


500 g

Kartoffel(n), mehlig kochend
100 g
Stärkemehl, (Weizen- oder Kartoffelstärke)
Eigelb
1 EL
Butter
 
Salz
 
Muskat

Zubereitung
Kartoffeln waschen, schälen, klein schneiden und garen. Etwas ausdampfen lassen und durch die Presse drücken. Mit Salz, Butter und Muskat würzen. Eigelb und Stärke unterarbeiten.
Mit bemehlten oder feuchten Händen kleine oder große Klöße formen. Einen Probekloß in siedendem Wasser garen, um zu sehen, ob er hält. Gegebenenfalls noch etwas Stärke zufügen, sollte der Kloß zu weich sein. Hält der Probekloß, können die restlichen Klöße gegart werden.
Klöße passen zu festlichen Braten- und Fleischgerichten mit viel Sauce! Guten Appetit!
Ricetta dei Klöße (per 4 porzioni)
Ingredienti:
500 g di patate farinose già cotte
100 g di amido di mais o fecola di patate
1 tuorlo
1 cucchiaio di burro
sale e noce moscata
Preparazione
Schiacciare le patate già cotte e leggermente raffreddate, aggiungere gli altri ingredienti, e mescolare bene, formando un impasto ben consistente. Per saggiare la consistenza fare una pallina e immergerla nell'acqua e verificare che non si disfi. Se necessario quindi aggiungere altra fecola. Cuocerli in abbondante acqua salata. Sono indicati soprattutto per piatti a base di carne con molto condimento (sughetto)!!!!!
Semmelknödel
Pasta e risotto come contorni