venerdì 30 marzo 2012

Spaghetti Bolognese

Spaghetti VS Tagliatelle alla Bolognese

In tutto il mondo sono l'incarnazione della cucina italiana. Però a Bologna, la città del ragù bolognese, gli spaghetti non vengono mai serviti alla bolognese. Il sugo a base di carne tipico di Bologna viene usato esclusivamente per le tagliatelle o la pasta all'uovo. Nel vero ragù alla bolognese in realtà c'è pochissimo pomodoro. E' un sugo di carne, che viene preparato con carne macinata, guanciale, carote, sedano, cipolle un po' di concentrato di pomodoro, latte, vino e brodo.

Sie sind auf der ganzen Welt der Inbegriff der italienische Küche. Dabei wird in Bologna, der Stadt aus der das Ragù Bolognese kommt, Spaghetti nie mit "Bolognese" serviert. Die für Bologna typische Fleischsauce wird ausschliesslich zu Tagliatelle, Eiernudeln, serviert. Auch hat ein echtes Ragù Bolognese nicht wirklich viel Tomatensauce drin. Es ist eine Fleischsauce, die mit Hackfleisch, Guanciale (Speck), Rüebli, Sellerie, Zwiebeln, ein wenig Tomatenmark, Milch, Wein und Bouillon gekocht wird.

Di seguito la ricetta originale depositata presso la Camera di Commercio di Bologna nel 1982

Die echte Bolognese Rezepte:

Ingredienti - Zutaten

Un ragù tradizionale per quattro persone (vier Personen) può essere preparato con:
  • 300 g di polpa di manzo (mageres Rinderfleisch)
  • 100 g di pancetta di maiale dolce (Speck oder Schweinebacke)
  • mezzo bicchiere di vino rosso (Sangiovese secco) (roter trockener Wein, lieber Sangiovese, halber Glas)
  • un bicchiere di brodo di carne (Fleischbrühe ein Glas)
  • 5 cucchiai di salsa di pomodoro (triplo o doppio concentrato) (EL Tomatenmark)
  • 1 cipolla, 1 carota gialla ed 1 costa di sedano, (50 g l'uno, interi)
  • un cucchiaio di panna da affioramento (Sahne oder Rahm)

Preparazione

  • Far soffriggere il trito di pancetta e verdure; aggiungere poi la carne di manzo tritata e, dopo una abbondante rosolatura, versare mezzo bicchiere di vino rosso (sangiovese) secco. (Fleisch mit Gemüse andüsten, und mit dem Wein angießen)
  • Ad evaporazione del vino terminata aggiungere la salsa di pomodoro, sale e pepe a piacere, un bicchiere di brodo di carne e continuare la cottura a fuoco basso per un paio d'ore, aggiungendo la panna. (der Wein verdünsten und Tomatenmark, Salz und Pfeffer dazu geben mit dem Rahm, und ein paar Stunden bei kleiner Flamme lassen)
  • Variante moderna: sostituire la pancetta, con carne di manzo più magra e di maiale (ad esempio salsiccia fresca), la panna con un paio di cucchiai di latte e soffrigendo carne e verdure in due cucchiai di olio extravergine di oliva. (leichter Variante: mit frische Sratwurst statt Schweinebacke, Milch statt Sahne)

domenica 25 marzo 2012

Il libro proibito: Mein Kampf

Mein Kampf

Ancora vietata la pubblicazione degli scritti di Hitler 

Secondo una recente sentenza, in Germania resta ancora vietata la pubblicazione anche di soli stralci del tanto discusso "Mein Kampf" di Hitler, mentre in altri paesi e su Internet è possibile trovare liberamente tutto il libro.
Il prigioniero si trova in carcere accusato di tradimento dall’11 Novembre 1923, il suo tentativo di colpo di stato è fallito e la marcia nazionalsocialista sul quartiere generale di Monaco di Baviera si è conclusa in un bagno di sangue. Adolf Hitler, sembra essere arrivato alla fine. Ora ha tempo per meditare sul suo futuro in questa pausa forzata. Fuori, c'è il caos politico, l'economia è a terra, la disoccupazione dilaga, per le strade le forze di destra e di sinistra si combattono. La Repubblica di Weimar è in agonia. Nel chiuso della sua cella Hitler getta sulla carta la sua visione politica. In pochi mesi scrive "Mein Kampf", un grezzo miscuglio di elementi ideologici, di cenni autobiografici e di scopiazzamento di citazioni da altri libri e opuscoli politici. Scrive di idee razziste e anti-semite, parla di guerra e di rivoluzione nazionalsocialista e getta le basi per la sua futura leadership. Il libro viene pubblicato solo due anni più tardi, quando Hitler è di nuovo un uomo libero e ha fondato, con i suoi seguaci sparsi in tutta la Germania il NSDAP, il partito nazionalsocialista.


Il libro illeggibile

Un volume sovversivo diventa best-seller
Nel 1933 si raggiungono quasi 300.000 le copie del "Mein Kampf", vendute in una economica "edizione popolare", da allora il libro diventa un bestseller, lettura che deve essere assolutamente letta in ogni famiglia patriottica, libro scolastico e dono dello stato alle giovani coppie di sposi tedeschi. Gli storici, tuttavia, dubitano in realtà che l'opera sia stata effettivamente letta da milioni di persone. "Mein Kampf" in ogni caso, è stato un successo economico per il partito e per il suo editore, e lo stesso Adolf Hitler ne aveva tratto un bel po’ di guadagni. Anche all'estero, era possibile leggere il libro, esistevano traduzioni in francese, inglese, spagnolo e in molte altre lingue. Finita la Seconda Guerra Mondiale, nessuno voleva avere niente a che fare con il famoso libro di Hitler. Nelle famiglie tedesche esistevano ancora milioni di copie che furono distrutte come se si trattasse di un’eredità dolorosa - ma a quanto pare non tutte. In Inghilterra, ad esempio, nel 2005 e nel 2009, sono state ancora vendute a caro prezzo alcune copie autografate.

Uno sforzo patetico
Il giudizio degli storici è chiaro da decenni: il "Mein Kampf" viene definito un libro esaltato, irrazionale, farraginoso, confuso, ottuso, egocentrico, scritto male stilisticamente e politicamente misero. "Il curioso odore di depravazione che scaturisce da queste pagine, disgusta il lettore," scrisse una volta lo storico Joachim Fest  in un suo volume interamente dedicato a Hitler. "Mein Kampf" è stato il fallimento completo di un tentativo di formulare una visione del mondo. La storica viennese Brigitte Hamann trova la scrittura insopportabilmente noiosa, e in una recente intervista con il settimanale "Die Zeit"ha dichiarato: "Hitler di fatto non ha creato nulla. Ha sempre solo copiato, soprattutto da annotazioni scritte da emarginati politici".

Pubblicazione degli stralci del Mein Kampf in Germania
Propaganda pericolosa?
 In Germania è vietata la pubblicazione del libro, considerato come mezzo di propaganda anti-costituzionale e sovversione. Di fatto l’intenzione è di prevenire gli abusi e  le manipolazioni politiche sui lettori - argomento che oggi molti ritengono del tutto superato, visto che ormai la democrazia è consolidata da tempo. Lo storico britannico Ian Kershaw ha dichiarato una volta che il tentativo di censurare i lettori nell'era di Internet è una manovra inutile. In effetti, il libro è completamente o in parte accessibile in rete, oppure lo si può trovare nei negozi di antiquariato e persino all'estero. "Mein Kampf" è disponibile ancor oggi in molti paesi come l’ India, la Russia, la Turchia e la Croazia.


I limiti dei diritti d'autore
Nell’ambito di un contenzioso sulla pubblicazione di stralci del libro di Hitler da parte dell’ editore britannico Peter McGee nel suo settimanale storico "Zeitungszeugen" nei primi mesi del 2012 si è parlato anche dei limiti dei diritti d'autore in Germania. Dopo la Seconda Guerra Mondiale gli alleati hanno trasferito i diritti d’autore del manoscritto di Hitler all’amministrazione regionale della Baviera, perché Monaco è stata l’ultima residenza di Hitler. Furono confiscati tutti i suoi beni tra cui l’allora diritto di utilizzare il manoscritto politico. Il governo statale ha finora combattuto legalmente con successo ogni tentativo di pubblicazione di estratti del volume. Anche in questo caso: dopo che nel gennaio del 2012, era già stata notificato il divieto di pubblicare parti del manoscritto, il tribunale federale di Monaco ha confermato giuridicamente la sentenza, giovedì 8 marzo.
A dire il vero a 70 anni dalla morte di qualsiasi autore, il copyright non esiste più. E ciò significa che nel 2015, sette decenni dopo il suicidio del dittatore avvenuto  nel 1945, cessati i diritti d’autore, "Mein Kampf" potrebbe essere pubblicato nella sua interezza. Tuttavia a causa del divieto per sovversione e anticostituzionalità, la vicenda  resterebbe comunque inalterata.
E 'giunto il momento che un’ampia parte del pubblico abbia l'opportunità di confrontarsi con l'originale, ha dichiarato McGee, editore della rivista "Der Spiegel" prima della decisione del tribunale. Alcuni ipotizzano, invece, che il britannico sia spinto esclusivamente da interessi commerciali.


Numero delle presenze neonaziste espresse in migliaia dal 2001 al 2010 in Germania

Pubblicazione scientifica
Il libro intanto già da tempo è stato riadattato scientificamente. Presso l'Istituto di Storia Contemporanea di Monaco si sta preparando una prima nuova edizione commentata in maniera responsabile, che dovrebbe uscire prima che altri pubblichino gli scritti di Hitler solo per scopi commerciali. Lo storico viennese Hamann è scettico. Ne verrebbe fuori un lavoro di una decina di volumi, ha detto. "Stiamo  dando al “Mein Kampf” più importanza di quel che gli spetta." Sarebbe ipotizzabile, secondo lui,  semmai un’edizione tascabile, non si deve attribuire al libro tutta la nostra storia. Anche se ormai è assodato legalmente, resta la questione, se possono essere venduti stralci del libro nelle edicole tedesche. Il ministro federale per la famiglia Kristina Schroeder si è detta assolutamente contraria. Per capire l’atrocità degli atti nazisti, non sono certamente sufficiente gli innumerevoli ed importantissimi monumenti e luoghi di rievocazione dell’orrore nazista presenti in tutta la Germania. Dieter Graumann, presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania invece vedrebbe la pubblicazione come una distensione dei contrasti e si augura che il libro perda così un po’ della suo fascino."

martedì 20 marzo 2012

Gartenzwerge - Nani da giardino

Domani inizia la primavera e nei giardini di 25 milioni di tedeschi spuntano di nuovo dei piccoli peronaggi: i "Gartenzwerge", i nani da giardino. Molti sanno che sono tipicamente tedeschi, ma non i tedeschi tutti li amano, qualcuno li considera "kitsch", pacchiani, anche perchè con il tempo i nani da giardino si sono ... evoluti.

Un Gartenzwerg è alto al massimo 68 centimentri, porta in testa un berretto rosso a punta e ha una barba bianca lunga fino alla pancia.
E' stato calcolato che al mondo esistono circa 35 milioni di nanetti, di cui 25 milioni fanno bella mostra di sè nei giardini e sui terrazzi tedeschi, il restante vive all'estero, in particolare in Austria, in Svizzera, in Francia e persino in America.

Le figure dei nani sono personaggi della mitologia tedesca e si ritrovano anche nelle favole dei fratelli Grimm,  e dal medioevo fino al rinascimento, i signori nobili trovavano divertente, per scacciare la noia, accogliere nelle loro corti dei nani in carne ed ossa.
La testimonianza dei più antichi Gartenzwerge risale al periodo barocco, per la precisione tra il 1690 e il 1695, quando il nobile Fischer von Erlach fece inserire nel parco del Castello Mirabell a Salisburgo 28 sculture di marmo raffiguranti dei nani.
La moda di avere delle statue di nani nei parchi e nei giardini, si diffuse ampiamente in tutta Europa  in tutto il 19° secolo. Ma già tra il 1744 e il 1750 la manifattura di Meissen e in seguito quella imperiale a Vienna, iniziarono a produrre nani in porcellana e in terracotta, soprattutto per adornare i giardini e i castelli dove i nobili si recavano a caccia. Nel 1847 sir Charles Isham al ritorno da un suo viaggio in Germania, portò con sè ben 21 nani di terracotta per il giardino della sua casa privata a Lamport Hall nel Northamptonshire, dove oggi si può ammirare l'ultimo rimasto, chiamato Lampy.

Schloss Mirabell a Salisburgo: Zwergelgartens
Dopo il 1990 il nano da giardino ha conosciuto una riscoperta grazie alla creazione di nuovi e "provocanti" personaggi, come il nano pugnalato nella schiena, il nano con la motosega, quello con il dito medio alzato o addirittura raffiguranti caricature di politici.
I nani da giradini hanno vissuto anche il problema del plagio, soprattutto ad opera dei paesi dell'Europa dell'est, che fabbricavano e vendevano nani fatti di materiali economici, come la plastica, anzichè la pregiata terracotta colorata a mano.


Esistono anche le versioni femminili dei nani da giardino. La prima in assoluto fu Gräfin Roda una nanetta alta circa 21 cm di ceramica smaltata, lunghi capelli neri che oltre al classico berretto a punta rosso, indossa una gonnellina blu e un grembiulino bianco. La scelta di creare Gräfin Roda nel 2000, fu molto criticata, soprattutto dall'associazione internazionale per la liberazione dei nani da giardino.
Gräfin Roda
Il Fronte di Liberazione Nani da Giardino, nato nel 1990 in Francia, è un movimento di ispirazione goliardica che asserisce che i nani, omini indifesi, siano vittime della malvagità dell'uomo, che li costringe a vivere nei giardini, anzichè nel loro ambiente naturale, il bosco. Liberandoli quindi ci si guadagnerebbe la loro riconoscenza ed eterna fortuna. In Svizzera la IVSG (Internationale Vereinigung zum Schutz der Gartenzwerge) ha sede a Basilea, e permette l'acauisto online di nani da giardini fatti a mano. In Germania invece esiste dal 1996 in Turingia un parco interamente dedicato ai nani il Zwergenpark Trusetal aperto da Pasqua fino alla fine di Ottobre. In ultimo per chi vuole visitare il paese natale dei nani da giardino può recarsi a Gräfenroda nel Thüringerwald, dove tutto l'anno è anche aperto il museo dei Gartenzwerge di Philip Griebel, nella cui fabbrica vengono prodotti da 25 a 40 nani al giorno, tutti a mano.

Zwergenpark Trusetal

In Italia i nani da giardino sono stati "vittima" di episodi eclatanti, come quello accaduto, nel maggio del 2010 a Furore, paesino della Costiera Amalfitana, in cui il sindaco dispose il divieto di esporre i nani da giardino, in quanto motivo "di alterazione dell'ambiente naturale".

Il Nano da Giardino di Amélie
 In Francia recentemente un Gartenzwerg è stato tra i personaggi del film "Il favoloso mondo di Amélie", in cui il padre della protagonista, appassionato di nani da giardino, invia alla figlia, fotografie dai luoghi in cui si reca in viaggio, raffiguranti in primo piano un nano.

Recentemente un nano da giardino di nome Kern, è diventato Globetrotter al servizio della scienza per dimostrare che la gravità varia a seconda della posizione sulla crosta terrestre, cioè il nostro peso cambia in base a dove ci troviamo. E' possibile seguire Kern in giro per il mondo e i risultati finora ottenuti sul sito The Gnome Experiment.

mercoledì 7 marzo 2012

Guten Morgen Italien: Ade Lucio

Guten Morgen Italien: Ade Lucio:


di Iris Bonavida
Traduzione di Claudia Marruccelli

Il cantautore Dalla, per decenni icona della scena musicale italiana, è morto durante una tournée in Svizzera a pochi giorni dal suo 69° compleanno. Sarebbe dovuto venire a Vienna il 19 marzo.
Funerali di Lucio Dalla
 “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’. E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò”. Sono i primi due versi di uno dei brani più famosi del cantante italiano Lucio Dalla che probabilmente avrebbe eseguito anche al suo concerto del 19 marzo nel Konzerthaus di Vienna. Centinaia di fan e amici hanno dedicato a Dalla queste poche righe giovedì, quando è stata diffusa la notizia della sua morte improvvisa.


"E 'un momento molto triste, e non desidero parlarne con nessuno", ha dichiarato tramite il suo portavoce il cantautore Francesco De Gregori da anni collega di Dalla. Il presidente italiano, Giorgio Napolitano, dice addio a Dalla con queste parole:"Era un cantautore dalla voce potente e unica, che ha contribuito a diffondere la canzone italiana in tutto il mondo." Nicoletta Mantovani, vedova del famoso tenore Luciano Pavarotti, che ha partecipato spesso con Dalla alla manifestazione del "Pavarotti & Friends", è "senza parole", "Lucio era un grande amico di Luciano, un grande artista e una persona molto sensibile. Nei momenti difficili dopo la morte di Luciano, mi è stato molto vicino", dice Mantovani.


Per quarant’anni, Dalla aveva dominato la scena musicale italiana. Egli era noto per i suoi testi poetici e controcorrente, in cui aleggiava sempre una vena un po’ malinconica, tipica dei cantautori italiani, con alcune escursioni nel mondo fatuo della musica popolare.


Dalla era impegnato nelle ultime settimane in un tour internazionale che si sarebbe concluso il 30 marzo a Berlino. Ha presentato il suo CD "Questo è amore". Il suo ultimo concerto si è tenuto Mercoledì sera a Montreux, in Svizzera - senza segni di stanchezza. Stava bene, dice la sua assistente, Michela Mondella, è rimasto soddisfatto della riuscita della serata. Giovedì mattina ha fatto colazione e fatto ancora qualche telefonata. Poi ha avuto un infarto, così all’improvviso, senza alcun preavviso. Poco prima del suo 69 compleanno, il quattro marzo.

Dalla suona per il Papa
Da musicista jazz a cantautore 

La carriera di Dalla è iniziata a Bologna, sua città natale, nel 1960, suonando il clarinetto in una Jazzband. La sua vera passione però era cantare e comporre. Così divenne "Cantautore". Il primo grande successo fu nel 1970 la canzone “Occhi di ragazza”. Seguono diverse apparizioni a "San Remo", probabilmente il concorso musicale più famoso d'Italia. Il suo più grande successo, probabilmente però resterà "Caruso", un omaggio al cantante lirico Enrico Caruso, brano eseguito anche da decine di artisti, tra cui il famoso tenore Pavarotti. All’estero Dalla era noto tra le altre cose, per l'elaborazione dell'opera "Tosca" di Puccini con cui ha debuttato nel 2003 a Roma, con i costumi di scena disegnati da Giorgio Armani.


La sua ultima apparizione pubblica in Italia è stata a "Sanremo" - ma non come cantante. Ha diretto l'orchestra nell’esecuzione della canzone "Nani", che aveva scritto e che è stata interpretata da un giovane cantante esordiente. In piedi sul podio, con un leggero sorriso, si è congedato così in modo del tutto inconsapevole da una nazione che ora lo osanna come un pezzo di storia della musica.

Articolo in lingua originale
Collaborazione storica tra De Gregori e Dalla

giovedì 1 marzo 2012

ClaTi: Vajont oscurato - Bergführer bedrohen die Netzfrei...

Guide alpine minacciano la libertà in rete

di Henning Steier
Pubblicato in: Svizzera il 22 febbraio 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per ItaliaDallEstero
Testata Neue Zürcher Zeitung

Immagine del cimitero di Longarone

Un giudice ha ordinato a 226 provider italiani di oscurare il sito vajont.info, poichè avrebbe diffamato i politici Maurizio Paniz e Domenico Scilipoti. Gli oppositori vedono in pericolo la libertà di informazione.

Nel mese di ottobre la pagina italiana di Wikipedia aveva scioperato. Gli autori della enciclopedia protestarono allora contro un progetto di legge, che prevedeva l’obbligo per i gestori di siti web di correggere i contenuti privi di commenti entro 48 ore nel caso in cui qualcuno potesse ritenerli offensivi nei propri confronti. La proposta di legge non andò in porto. Ora però un giudice di Belluno ha deliberato che 226 provider oscurino l’accesso alla pagina web vajont.info, perchè due politici si sono sentiti feriti nell’onore.

Pietra dello scandalo è la seguente frase: “E se la mafia è una montagna di merda… i Paniz e gli Scilipoti sono guide alpine”. I due politici fanno parte dello stesso schieramento politico di destra, ma non sono certo coinvolti nella criminalità organizzata.

Dai Giornali dell'epoca la notizia della tragedia del Vajont

1900 vittime

Il Webmaster Tiziano Dal Farra, gestore del sito di vajont.info, ha come principale scopo quello di diffondere informazioni sulla catastrofe del Vajont. Nel 1963 in seguito all’esondazione del lago artificiale Vajont, causata da una frana nella diga che la svuotò quasi completamente, perirono circa 1900 persone. L’ondata di acqua che ne fuoriuscì distrusse completamente il paese di Longarone. Tutti gli imputati colpevoli furono condannati nel 1969 a molti anni di prigione. La struttura della diga è ancora in piedi nella valle che si trova a 100 chilometri a nord di Venezia, ma l’invaso non è più stato riempito.

Il giudice non si è limitato ad ordinare l’oscuramento dell’intero sito Web, ma anche di altri siti che consentono l’accesso ad esso. E’ stato Maurizio Paniz a chiedere l’intervento del giudice. Tra gli altri provider italiani è stato ordinato anche l’oscuramento della pagina Torrent di The Pirate Bay, ma non per il reato di villipendio, bensì perchè sostiene la difesa dei diritti d’autore: la cosiddetta tecnologia Bittorrent viene spesso utilizzata per la diffusione di contenuti protetti.
Diga del Vajont vista da Longarone

Violata la libertà di informazione

Fulvio Sarzana, che gestisce un blog italiano che si occupa di diritto ed internet, la vede nera: “A prescindere da questa vicenda appare chiaro che questo provvedimento viola il diritto all’informazione dei cittadini italiani. Interi giornali, blog e portali di informazione potrebbero sparire dal web”.

Il messaggio che qualche attivista di Anonymus ha lasciato sul sito del politico Maurizio Paniz ha toni decisamente più accesi: “Wikileaks dice che l’informazione deve essere libera, e voi cari avvocati oltre ai soldi e alla reputazione, un po’ di sana libertà non ve la volete godere? A quanto pare no, quindi abbiamo deciso di farvi incazzare un bel po’ iniziando un lungo processo di attacchi”. Attualmente il messaggio è sparito e non si conoscono nuovi ulteriori attacchi.
Anonymus attacca il sito di Paniz