giovedì 24 maggio 2012

Giardini sui tetti di Berlino

Dachgärten in der Stadt
Ai tedeschi piace avere un giardino. Purtroppo molti abitano in città, dove normalmente non  c’è spazio sufficiente per permetterselo. Nonostante ciò molti abitanti dei grandi centri urbani  posseggono dei propri giardini privati … sui tetti delle case. Qui possono piantare alberi da frutto e ortaggi, godere del piacere di stare all’aria aperta, rilassarsi, seguire la crescita delle piante e mangiare la frutta direttamente dagli alberi. Tutto questo sta diventando un vero trend, uno stile di vita che viene considerato davvero importante per il proprio benessere.

Chi abita nelle grandi città cerca sempre più un angolo di natura subito dietro casa, e perché no, persino sul tetto di casa. L’ampiezza di un Dachgarten o di una Dachterrasse (giardino/terrazza sul tetto) varia da 20 a 200 metri quadri, a seconda dello spazio disponibile sui tetti. Per un giardino di 200 mq, per esempio,  servono circa 80 tonnellate di terriccio per una profondità di 25 centimetri, sufficienti per far crescere piccoli alberi da frutto, come i ciliegi, ortaggi come pomodori o cespugli di frutti di bosco. I bambini possono giocare, aiutare i genitori nella coltivazione e imparare che la frutta e la verdura non “arriva” dai negozi ma cresce sulle piante e può essere raccolta direttamente da loro.
Königliche GartenAkademie a Berlino
Sulla scia di questa passione nella Königliche Gartenakademie a Berlin Dahlem, proprio nel cuore della città, si vendono sempre più alberi e piante ornamentali e da fiore, adatti per i giardini sui tetti e terrazzi e si tengono molti corsi seguiti da sempre più numerosi cittadini che vogliono dedicarsi al giardinaggio. In particolare sono ricercate le piante aromatiche come rosmarino, basilico, ma anche piccoli ortaggi come numerose varietà di insalate che necessitano di poche cure e a cui lo scarso sole cittadino è sufficiente.
Visita guidata su un Dachgarten
 A sud di Berlino si è andati persino oltre: in un condominio esclusivo, di costruzione essenziale e minimalista, ciascuno dei 19 appartamenti possiede un piccolo giardino di proprietà a circa 20 metri di altezza. Cespugli nascondono da sguardi indiscreti, ci si può incontrare tra vicini raggiungendoli attraverso un pergolato che porta all’esterno e la sera si può ammirare il tramonto sulla città immersi nel verde. Famosa è anche la Waldspirale  dell'architetto austriaco Hundertwasser e inaugurata a Darmstadt nel 2000, un condominio formato da 105 unità abitative . 
Waldspirale a Darmstadt
Lecker Gemeinschaftsdachgärten, (letteralmente "Squisita società dei giardini sui tetti") è un'organizzazione nata a Berlino che spera di trasformare la città in una "giungla verde, in cui ci si deve far strada a colpi di machete", a tal scopo organizza incontri tra amanti del giardinaggio e anche "escursioni" sui Dachgärten. Tra l'altro è anche portavoce di un gruppo di attivisti "Dachgärten für alle" che per diffondere questo stile di vita ha messo in linea un facssimile di domanda per l'istallazione di un Dachgarten sul proprio condominio, invitando gli affittuari ad  inviarlo ai padroni di casa.

mercoledì 16 maggio 2012

Gramellini spiega la Forza (Hannelore Kraft)

Ieri il giornalista Massimo Gramellini intervenuto nello spettacolo di fabio Fazio e Roberto Saviano andato in onda su La 7 ha reso "pubblici onori" alla vittoria dell'SPD in NordRhein Westfalen, parlando della parola FORZA, che in tedesco si dice ... Kraft!!!
Qui di seguito l'articolo pubblicato stamattina che riporta il testo integrale dell'intervento e il video relativo.

"Forza", la  parola del giorno

di MASSIMO GRAMELLINI

La parola di oggi, 14 maggio 2012, non può che essere FORZA. Non la forza bruta dei violenti e dei sopraffattori. Ma la forza d’animo che accudisce i fragili e lenisce le ferite. La forza femmina. La Forza di cui vi parlerò stasera è una femmina che nasce in una cittadina tedesca dal nome arrabbiato, Mullheim, frutto della storia d’amore fra una commessa e un tramviere. Dopo il liceo la Forza trova un impiego in banca e studiando di notte si laurea in economia, non in Albania.

Arriva il 1994. Un anno cruciale per la Forza. In Italia nasce Forza Italia, frutto della storia d’amore fra un imprenditore e se stesso, mentre lassù a Mullheim la signora Forza viene eletta consigliera comunale. Nel 2005, però, succede l’incredibile. Il suo partito, l’Spd, perde le elezioni in Westfalia. Dal dopoguerra è la prima volta che succede. La Westfalia è il cuore industriale della Germania. I maschi tedeschi di sinistra sono depressi e avviliti. Avete idea di com’è un maschio di sinistra depresso e avvilito? Qui ne abbiamo una certa pratica.
Non sapendo più cosa fare, i maschi tedeschi di sinistra fanno la cosa giusta. Si affidano alla Forza. Lei li tranquillizza così: “Noi donne funzioniamo in modo diverso da voi uomini. Non meglio o peggio. Diverso. Abbiamo altri pensieri, altre esperienze, altre priorità.” Quelle della signora Forza sono: più asili nido, scuole migliori, aiuti alle famiglie in difficoltà. Per lei i debiti sono denaro ben investito. A cosa serve avere i conti in ordine, se poi la gente muore di fame? “Spendere più soldi adesso per le famiglie e le scuole ci consentirà in futuro di buttare via meno soldi per riparare le famiglie e le scuole.”

Immaginate la Merkel nel sentire una tedesca che parla come una greca. “Quella donna è un’irresponsabile!” Ma la Forza se ne infischia: vince le elezioni e da presidente di Westfalia abolisce le tasse universitarie e promulga nuove leggi per l’integrazione. Però quando presenta una manovra che prevede 3,6 miliardi di deficit, alla Merkel le prende un colpo e il partito della cancelliera riesce a far cadere il governo della Forza. Così domenica in Westfalia sono tornati a votare e la Forza ha vinto più di prima, umiliando il partito della rivale con cui nel 2013 potrebbe scontrarsi per la Cancelleria. La Forza già si scalda: “Risparmiare va bene” dice, “ma ricordiamoci che nessun bambino deve rimanere indietro, perché se resta indietro anche un solo bambino, recuperarlo poi ci costerà molto di più.” Dimenticavo. Forza in tedesco si dice Kraft. Come le sottilette, certo. Ma da ieri anche come Hannelore Kraft. L’altra donna. L’altra Germania. Forse l’altra Europa. Il lato meno oscuro della Forza.


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martedì 15 maggio 2012

Kleingärten o Schrebergärten: gli orti urbani diventano una realtà anche in Italia


In Germania gli orti urbani (Kleingärten) sono una realtà ormai da oltre 100 anni mentre in Italia si comincia a parlarne seriamente solo ora. Nella capitale, nella operosa Lombardia a Segrate, in Friuli a Trieste, in Toscana a Capannori le amministrazioni comunali hanno in questi giorni assegnato i vari lotti da coltivare.


Ma cosa sono i Kleingärten?

In Germania in origine gli orti urbani prendono vita da una proposta di alcuni nobili particolamente sensibili, piccoli industriali o amministrazioni locali, atta ad assegnare ai poveri e ai senza tetto gli Armengärten (orti dei poveri),  per affrontare il problema della povertà causato dall'aumento della popolazione all'inizio del 19° secolo. I primi nacquero nel 1806 nel paesino di Kappeln an der Schlei, allora territorio danese, voluti dal conte Carl von Hessen, e furono perciò chiamati Carlsgärten. Lo scopo era sempre quello di contrastare la fame e la povertà. Nel 1826 esistevano già orti di questo tipo in 19 città tedesche e nel 1897 con l'assegnazione di piccoli appezzamenti di terreno demaniale, in cambio di un modesto affitto, nasce a Kiel la prima associazione cittadina per la tutela e la diffusione degli orti cittadini. Anche a Berlino, su iniziativa della Croce Rossa, nascono altri orti cittadini, i Rotkreuzgärten e i Laubenkolonien (gruppi di più orti cittadini) così come gli Eisenbahnergärten, su terreni di proprietà rispettivemanete della Croce Rossa e delle Ferrovie federali tedesche.

Kinderbeete, il primo orto urbano per bambini

Un'evoluzione dei Kleingärten sono gli Schrebergärten, il primo fu inaugurato a Lipsia nel 1865, su iniziativa del medico Moritz Schreber, anche se in realtà lo "Schreberplatz" era inizialmente un parco giochi per i bambini (Kinderspielplatz) figli degli operai delle fabbriche, che qui potevano giocare e irrobustirsi seguiti ma un maestro. Solo in seguito si pensò al giardinaggio come attività ludica per i bambini, (Kinderbeete) coinvolgendone anche le famiglie che cominciarono a occuparsene anche in prima persona, costruendo recinti, pergolati e cancelletti. Nel 1891 a Lipsia così esistevano già 14 Schrebervereine (associazioni). Oggi lo storico "Schrebergarten" di Lipsia è monumento nazionale e dal 1996 esiste anche il Deutsche Kleingärtnermuseum.

Laubenkolonie a Berlino
Anche nel resto dell'Europa si sono diffusi gli orti urbani, soprattutto nell'immediato dopoguerra, in cui i cittadini potevono coltivare qualche ortaggio ed allevare piccoli animali da cortile, integrando la scarsa alimentazione. A causa anche della mancanza di case, in Germania si diffuse l'abitudine di erigere pergolati e capanni per gli attrezzi, resi poi con il tempo abitabili. Questa specie di "costruzione abusiva" fu tollerata a lungo dall'amministrazione locale, tanto che ancor oggi nei Kleingärten non è difficile trovare anche delle piccole abitazioni.
Schrebergärten a Monaco di Baviera
Attualmente in Germania gli orti urbani sono organizzati in associazioni. Alcuni sono cresciuti in maniera più o meno indiscriminata, anche se la maggior parte sono progettati da urbanisti. Reti di recinzione separano gruppi di 20 a 30 piazzole su cui vengono creati gli orti e in cui spuntano pergolati, le piccole capanne di legno, tutte più o meno uguali tra loro, e le cui dimensione sono regolate da leggi federali. Sono ammessi un massimo di 24 metri quadrati di superficie, compreso il prato (il terreno non coltivato) e il pergolato che deve essere costruito in modo che non possa essere considerato costruzione stabile.

L'Office International du Coin de Terre et des Jardins Familiaux ha stabilito dal 1926 le funzioni sociali dei Kleingärten:
  • offerta di una migliore qualità di vita nelle città: abbattimento delle polveri, aumento delle zone verdi, contrasto all'espansione edilizia, creazioni di biotopi, abbattimento dell'inquinamento acustico;
  • offerta alle famiglie della possibilità di attività all'aria aperta a diretto contatto con la natura;
  • offerta di attività alternative per contrastare lo stress d'ufficio e l'apatia;
  • offerta ai disoccupati della possibilità di integrare il proprio vitto e rendersi utili;
  • offerta agli immigrati della possibilità di integrazione territoriale;
  • offerta ai disabili e agli anziani di crescita sociale, aumento dell'autostima e contrasto all'emarginazione

    Ornamento da giardino: Gartenzwerge
    Una nota divertente: coloro che posseggono e coltivano un Kleingarten in Germania vengono chiamati in modo scherzoso "Laubenpieper", in cui Lauben è il pergolato e Pieper e il termine popolare per indicare il passerotto stanziale che fa il nido ovunque trovi un angolo accogliente e riparato.



Echter deutscher Laubenpieper